Grande interesse domenica al Salone del Libro di Torino per l’incontro con Lucrezia Ercoli sulla “Filosofia dell’umorismo” ( Editore Inschibboleth, Roma) e gli appuntamenti di Biumor.
Filosofia e umorismo. Un’endiadi foriera di interrogativi irrisolti. L’umorismo può avere la dignità di problema filosofico? E ancora: si può fare filosofia con e attraverso la forma umoristica? L’umorismo, in altri termini, può essere una modalità del linguaggio filosofico, una particolare esposizione del pensiero?
Il libro, che è stato recensito nelle pagine culturali di tutta la stampa nazionale, rappresenta bene la sfida culturale portata avanti dall’iniziativa di Lucrezia Ercoli con l’incontro tra Biumor (Biennale dell’Umorismo nell’arte di Tolentino) e Popsophia, filosofia dell’umorismo.
L’umorismo è un concetto in divenire, ambiguo e contraddittorio. si presenta sempre con connotati diversi, si contamina con linguaggi eterogenei, si orienta sugli oggetti più disparati. Appena si ha la convinzione di averlo catturato, si è già dissolto e trasformato in qualcos’altro.
Un “ospite inquietante” che la filosofia ha tentato di rimuovere dal suo orizzonte. Il saggio ripercorre le tappe di questa marginalizzazione attraverso una rassegna frammentaria ed eterogenea di riferimenti, dalla risata di Demetra alla danza di Zarathustra, dall’umorismo biblico all’ironia socratica.
Un arcipelago di macerie che elegge l’umorismo a esperienza universale e originaria dell’esistenza umana che sarà oggetto del festival “#oppureridi” organizzato dall’Amministrazione Comunale di Tolentino e dall’Associazione Culturale Popsophia presso il Castello della Rancia di Tolentino (MC) dal 29 al 31 agosto 2014.