Si è svolto ieri a Bergamo al Balzer Globe l’appuntamento con la conferenza spettacolo di Lucrezia Ercoli “Rumore. Filosofia di Raffaella Carrà”, evento che ha fatto da apripista a “Raffa in the sky” opera lirica ideata e con la regia di Francesco Micheli, direttore artistico del festival Donizetti Opera e realizzata nell’ambito dei festeggiamenti e degli eventi per Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023.
In attesa del debutto dell’opera infatti la produzione ha organizzato una serie di appuntamenti preparatori di approfondimento sulla figura di Raffaella Carrà con ospiti illustri tra cui il critico televisivo Aldo Grasso e Simone Marchetti direttore di Vanity Fair.
Fra i relatori ieri è stata la volta della direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli. La conferenza spettacolo ha registrato un sold out di presenze per assistere al racconto della rivoluzione culturale a suon di “Tuca tuca” e caschetto biondo.
Molto apprezzato dal pubblico il “metodo Popsophia”: la regia di Riccardo Minnucci che ha realizzato il montaggio video con clip, canzoni e immagini d’archivio dell’epoca e la ricostruzione filosofica e del fenomeno “Raffaella” di Lucrezia Ercoli hanno potuto restituire al pubblico una fotografia sulla potenza del messaggio della Carrà, contaminando linguaggi e livelli.
Un’operazione che è la medesima di Raffa in the Sky l’opera che Francesco Micheli, già direttore artistico del Macerata Opera Festival, ha inteso proporre con la “fantaopera” in due atti dedicata alla grande protagonista della televisione italiana che debutta in questi giorni. Non semplicemente una biografia in musica della carriera della Carrà, ma una narrazione fantastica che colloca la conduttrice e cantante in un mondo ideale, la nascita di un mito fuori dal tempo in un’Arkadia 2.0 per poter riflettere sul ruolo dell’artista nella società, sul valore e sull’uso dell’arte, sul ruolo della televisione e degli altri media, senza dimenticare le canzoni che la diva della tv ha interpretato, in un racconto che percorre la strada del surreale e del paradosso per parlare a tutti noi.