A Pesaro torna il festival della pop filosofia dal 1 al 3 luglio. La direttrice Lucrezia
Ercoli: “In questa bulimia da eventi vogliamo creare una polifonia da Baudelaire a Battiato”
È tutto pronto per l’apertura del festival Popsophia. Oggi pomeriggio a Pesaro, nella sala del consiglio comunale la nostra direttrice artistica Lucrezia Ercoli ha presentato nel dettaglio il programma introdotta dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci e da un video dell’assessore alla Bellezza Daniele Vimini.
Ormai possiamo dirlo, questo festival è sempre atteso da tantissimi amici e affezionati della manifestazione che hanno prenotato sulla piattaforma la propria partecipazione con largo anticipo, mandando sold out alcuni appuntamenti già a 24 ore dall’apertura delle prenotazioni.
Il tema scelto è quello dei Paradisi artificiali, nel 200esimo anniversario della morte di Charles Baudelaire. Una riflessione sui temi della morte, della vita, del lutto, della finzione e dell’artificio. Un viaggio alle radici culturali del perturbante, fra peccati e virtù, con echi al paradiso dantesco.
“Proveremo a immaginarci questo risveglio – ha sottolineato il sindaco Matteo Ricci – Quello che abbiamo vissuto fino ad oggi non è certo stato un Paradiso, piuttosto un Purgatorio e un Inferno e speriamo di avercelo lasciato alle spalle. E auspichiamo che il nostro paradiso sia realistico, quello nella vita quotidiana, della voglia di vivere e della libertà. Sono molto curioso di vedere il filo logico che Lucrezia Ercoli saprà costruire, un programma da non perdere”.
Nonostante l’assenza a Pesaro, anche l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini ha voluto partecipare inviando un video per salutare i presenti: “questa edizione di Popsophia è particolarmente importante – ha detto Vimini – questo è un anno di rilancio e Popsophia ci aiuta a riflettere e a stare su appuntamenti chiave della cultura come i 50 anni dell’anniversario della morte di Jim Morrison e garantirà un importante contributo alla stagione culturale pesarese”.
Lucrezia Ercoli ha illustrato nel dettaglio il programma soffermandosi sugli ospiti, ma soprattutto sull’idea sulla quale è stato cucito, quasi in modo sartoriale, il percorso fra le varie riflessioni. “Vorremmo creare una polifonia a 200 anni dalla nascita di Baudelaire – ha concluso la Ercoli – e arrivare fino a Jim Morrison e a Franco Battiato. Rispetto alla bulimia di eventi che le varie programmazioni culturali propongono la nostra scelta è ricaduta sulla costruzione di un percorso, una ricerca che va dal visivo alla filosofia declinata in vari aspetti. C’è molta musica e da questi artisti partiamo per la ricerca delle radici esistenziali che si ritrovano nella letteratura e nella filosofia”.
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