Come letteratura, serie tv, cinema e nuovi media parlano di violenza? Come raccontano quella pulsione che è alla base della specie umana e che sembra caratterizzarci? Quel “male” che sembra sempre esterno, ma invece ci pervade come un demone interno, che temiamo, ma che ci affascina anche quando è raffigurato da rappresentazioni estreme.
Giovedì 22 febbraio si è svolta nella sala delle Sibille del Chiostro del Bramante di Roma la conferenza stampa di presentazione di Popsophia 2024 alla presenza della direttrice artistica Lucrezia Ercoli, dell’assessore alla cultura del comune Anna Maria Bertini, dell’assessore regionale alla Cultura in collegamento video Chiara Biondi, per la regione presente anche il consigliere regionale Carlo Ciccioli, il presidente di Marche Cultura Andrea Agostini, il presidente del consiglio comunale di Ancona Simone Pizzi e fra gli ospiti anche Marcello Veneziani, Carlo Massarini e Ivan Talarico.
IL TEMA – “Lo spettacolo del male” è il tema scelto per la prima edizione del festival ad Ancona. Un tema difficile, una sfida che affronta il lato oscuro della società dello spettacolo e della nostra fascinazione per tutte le rappresentazioni del male.
Il male è dappertutto e noi siamo inevitabilmente attratti dalla sua rappresentazione. La scena cruenta, l’evento catastrofico, l’incidente violento, il crimine efferato sono anche uno ‘spettacolo’. Non a caso la parola deriva dal verbo latino spectare, cioè “guardare”: lo spettacolo del male attrae il nostro sguardo, alimenta un piacere perverso. Perché continuiamo a nutrirci di questo spettacolo? È un tema complesso, non volevamo scegliere una via consolatoria, ma sfidare il pubblico a venire in un festival che unisce intrattenimento e riflessione su un tema oscuro e spinoso. Il festival anconetano userà le armi della pop filosofia per riflettere sul nostro essere compulsivi ‘consumatori di malvagità’ attraverso il cinema, le serie tv, la musica e i nuovi media. Un viaggio nella crudeltà che non ci consentirà di fuggire da noi stessi
Così Lucrezia Ercoli, la direttrice artistica di Popsophia, ha spiegato il viaggio nelle giornate anconetane che avranno diversi momenti di ascolto e confronto anche interattivo.
Il festival sarà strutturato in incontri pomeridiani con autori e scrittori, docenti e giornalisti e in philoshow serali dove il racconto attorno alla crudeltà e alla malvagità dell’animo umano viene arricchito dalle esibizioni live della band Factory che aggiungono, col loro pentagramma musicale, ulteriori suggestioni alla narrazione del tema attraverso la musica e le canzoni.
LA GRAFICA – L’immagine che illustra il tema del festival, in un’ottica di interazione fra nuove tecnologie e arte e filosofia, è realizzata dall’intelligenza artificiale. Ancora una citazione ‘surrealista’ con al centro il tema dello “sguardo”. Un volto coperto da decine di mani che cercano di celare ciò che l’occhio, pur attonito e sbigottito, desidera guardare.Una scelta iconografica che richiama la repulsione–attrazione del nostro essere spettatori del male.
LE RASSEGNE |
CINESOPHIA – Filosofia del cinema – Da un lato il fascino del male incarnato da personaggi cinici e immorali, dall’altro la paranoica ricerca del male tra complotti e cospirazioni. Attraverso le rappresentazioni più iconiche del male sul grande schermo, il cinema si trasforma in una fabbrica di incubi grazie alla quale far emergere i nostri desideri più inconfessabili ed esorcizzare le nostre più oscure paure.
PHILOFICTION – Filosofia della tv – Un’indagine sulla nostra seduzione per il racconto seriale del crimine tra serie tv e programmi televisivi. Il sangue, attraverso la tv, diventa lubrificante per un voyeurismo dell’osceno. Negli ultimi anni le serie tv di maggior successo sono legate al genere crime, sono aumentate le trasmissioni dedicate ai processi mediatici, lo spettacolo televisivo mostra il dolore degli altri senza pudori e senza filtri
MEDIASCAPE – Filosofia dei media – Gli schermi si rimpiccioliscono, ma dal cinema al cellulare, l’eco della spettacolarizzazione del male si espande. Si misura con un like o un dislike, con gli haters, odiatori professionisti a portata di click, con una pornografia del visuale che cerca di alzare continuamente l’asticella del clamoroso. Fenomeni nuovi legati all’universo del web che hanno bisogno di nuovi strumenti filosofici e critici per essere interpretati.
PHILOSHOW – Spettacolo di filosofia e musica – Tre spettacoli filosofico musicali inediti, prodotti interamente dallo staff creativo di Popsophia, per raccontare con musica dal vivo, montaggi audiovisivi, performance teatrali e speech filosofici il tema del festival. La potenza interpretativa delle performance musicali della band di Popsophia sarà in grado di stimolare riflessioni complesse intorno alla nostra passione per il lato oscuro dell’esistenza.
I LABORATORI |
AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE – DIALOGO FILOSOFICO PER TUTTI – In collaborazione con l’associazione Sophratica, Popsophia propone un workshop di consulenza filosofica per adulti. Si tratta di un dialogo intorno a tematiche del vissuto individuale e collettivo in cui ciascuno è parte attiva e dà forma al pensiero dell’altro. Una riflessione condivisa che partirà del tema del “male”: una delle questioni più ingombranti della storia della filosofia che però ci riguarda da vicino. Un dialogo filosofico al di là del bene e del male che riporta la filosofia alla sua dimensione pratica e sociale.
BUONI E CATTIVI – LABORATORIO FILOSOFICO PER I BAMBINI – La pratica filosofica come prendersi cura dei propri pensieri è un’attitudine che può essere sperimentata già con l’infanzia, un allenamento alla pari di quello del corpo che consente di stimolare la capacità di percepire e valutare sé stessi e la realtà. Il festival apre uno spazio dedicato alla filosofia per bambini e ragazzi curato dagli esperti dell’Associazione Sophratica che si sono formati al Master in Consulenza Filosofica dell’Università Ca’ Foscari. A partire da immagini, storie e canzoni si aprirà un dialogo sul tema “chi è buono e chi è cattivo”, alternando momenti di dialogo a momenti di attività creativa.
LA MOSTRA |
PENTAGON – LA RAGIONE AUREA DELLA BELLEZZA – Mega, la Meta Gallery di Popsophia ospiterà una nuova mostra. Un omaggio alla composizione pentagonale della Mole Vanvitelliana. Una “figura cosmica” che in sé racchiude l’enigma dell’universo con i suoi cinque elementi: il fuoco, la terra, l’aria, l’acqua e lo spirito. La Pentade, il cinque, il numero pitagorico della bellezza, dell’armonia. Il pentagono è il luogo eletto del pensiero, la sua diagonale è la sezione aurea perfetta, che combina il due, il primo numero pari, e la perfezione del tre, il più piccolo dei dispari. L’unione perfetta dei diseguali, cioè il pentagono. Una mostra filosofica, dove, per dirla con Platone, “non entri chi non conosce la geometria”.