“Pentagon. La ragione aurea della bellezza”

Mega, la Meta Gallery di Popsophia, continua la sua ricerca estetica nella fenomenologia della percezione e propone un nuovo allestimento dedicato alla Mole Vanvitelliana e alla sua rappresentazione geometrica. È stato infatti il “pentagono” il centro della riflessione che Popsophia ha proposto nelle giornate del festival dorico, dal 21 al 24 marzo per provare a raccontare come matematica, estetica e filosofia si incontrino nella bellezza dei numeri che diventa estetica della forma. Orientarsi nello spazio è l’abilità geometrica che tutti usiamo per affrontare il mondo.

Pentagon, la ragione aurea della bellezza” è un omaggio alla “figura cosmica” che in sé racchiude l’enigma dell’universo con i suoi cinque elementi: il fuoco, la terra, l’aria, l’acqua e lo spirito. Il pentagono è il luogo eletto del pensiero, la sua diagonale una sezione aurea perfetta, che combina il due, il primo numero pari, e la perfezione del tre, il più piccolo dei dispari. L’unione perfetta dei diseguali, cioè il pentagono.

Una mostra filosofica, dove, per dirla con Platone, “non entri chi non conosce la geometria”.

Grazie alle potenzialità offerte dallo spazio immersivo di MeGa lo spettatore ha potuto non solo ammirare e percorrere l’allestimento, ma compenetrare i misteri di alcune forme geometriche che hanno ispirato matematici, scienziati, artisti.

Il percorso della mostra, ideata da Lucrezia Ercoli, curata da Evio Hermas Ercoli e realizzata dai designer e sviluppatori Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Mirko Verdecchia e Riccardo Preterossi, è un viaggio fra quelle figure solide, che hanno rappresentato grandi interrogativi culturali: semplici prodotti della geometria o l’ossessione della perfezione per gli artisti di ogni tempo? È stato possibile ammirare anche le meraviglie del Nastro di Moebius esempio di superficie non orientabile che sconvolge la nostra percezione ordinaria o il triangolo di Penrose anche conosciuto come “triangolo impossibile”.

In totale sono sette le esperienze percettive che hanno fatto parte del percorso che, rispetto ai precedenti appuntamenti espositivi, all’interno della galleria virtuale e modulare si è arricchito di un tappetto sonoro che rende la visita unica e irripetibile.