Aula magna di Palazzo Del Bo gremita per l’ultimo appuntamento del Cicap festival che ha animato la città di Padova nel solco dell’insegnamento lasciato da Piero Angelo. Un successo di pubblico ha salutato l’evento conclusivo della maratona dedicata alla scienza già da ore prima dell’incontro, affollando il cortile.
A chiudere la kermesse “Immaginaria. Come nascono e da dove vengono gli immaginari del fantastico”, un tema “provocazione” per un festival dedicato alla narrazione della scienza che ha voluto però ribaltare il punto di vista dimostrando come anche l’immaginazione e le domande della filosofia non siano così lontane dagli interrogativi che si pongono gli scienziati.
A condurre la discussione la direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli che, coadiuvata dalla scrittrice fantasy Licia Troisi e dal divulgatore scientifico Michele Bellone, ha invitato la platea, composta da un pubblico eterogeneo e di ogni età, a non sottovalutare il potere dell’immaginario. Esso infatti può essere lo strumento per riattivare il “senso di inquieto stupore” che ci conduce a porci quelle domande che sono all’origine della filosofia. La Ercoli ha ricordato proprio come nell’antichità filosofia e scienza non fossero discipline opposte.
Il Cicap, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze ha permesso infatti di affrontare temi controversi come le grandi domande attorno alla vita extraterrestre e al multiverso, contrapponendo ad esse, non l’immaginario letterario a cui queste attingono e che, anzi, può essere da stimolo a immaginazione e ricerca, bensì la credulità popolare che conduce a fake news e narrazioni distorte.