A Roma parliamo della filosofia del calcio

Martedì 16 aprile alle 18, Popsophia approda nella Capitale con “La filosofia del calcio”, convegno che vedrà sul palco del Teatro dei Dioscuri di Roma, lo scrittore e critico letterario Arnaldo Colasanti, la responsabile della direzione artistica di Popsophia, Lucrezia Ercoli, la giornalista culturale Laura Cervellione e il filosofo Elio Matassi, già autore del saggio “La pausa del calcio” (Il Ramo Editore, 2012).



Il Professor Elio Matassi risponderà agli interventi e alle provocazioni sullo sport più amato dagli italiani e sulle sue mille sfaccettature. Dalla contaminazione pop filosofica di cui si farà portavoce Lucrezia Ercoli, alla riflessione letteraria e critica del giornalista di Uno Mattina, Arnaldo Colasanti, passando per la penna affilata di Laura Cervellione autrice dell’articolo “Aristotele a San Siro: appunti per una filosofia del calcio, ovvero la fenomenologia dello spirito in 90′”.

Già ospite di Popsophia nelle scorse due edizioni del Festival, Elio Matassi – che prima di essere un appassionato di calcio è un filosofo morale – continua la sua indagine che mira a eliminare quella forma di pregiudizio intellettuale volto a negare il rilievo del calcio e le sue connessioni con la riflessione speculativa. Il calcio diventa, per la prima volta, il luogo di un’autentica riflessione culturale che coinvolge aspetti estetici, etici e filosofici. 


Elio Matassi inquadra calcio e filosofia con un approccio accademicamente spregiudicato sostenendo, per esempio, che “affermazioni filosoficamente intelligenti possono essere anche svolte da un allenatore di calcio”. Da Arrigo Sacchi che si pone implicitamente la stessa domanda filosofica che si pose già Leibniz e cioè “la totalità funziona meglio se è autosufficiente o se è eterodiretta?” a José Mourinho, che afferma “chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio”. 




Un approccio interdisciplinare che apre il campo a numerosi collegamenti: dal gioco di squadra spiegato attraverso la visione hegeliana dello Stato, al ruolo del fantasista raccontato mutuando da Kant la formula “la vera creatività è quella che si fonda sulle regole”. A tali questioni, e a molte altre, si aggiungono le riflessioni su quella che oggi appare come una perdita delle origini etico-eroiche di questo sport. 
Un dibattito teso tra gioco e riflessione alta nel quale la popsophia prova ad uscire dal cerchio dell’autoreferenzialità filosofica, attraverso la formula di Mourinho, in questo caso riveduta e corretta:“Chi sa solo di filosofia, non sa nulla di filosofia”.

Per l’occasione Popsophia annuncia la pubblicazione – per la propria neonata Casa Editrice Popsophia Kultur – dell’e-book “Filosofia del calcio”, lavoro editoriale frutto degli incontri con il filosofo svoltisi nelle edizioni passate del festival.