Tanatologo e filosofo, insegna presso l’Università di Torino, dove tiene corsi di Filosofia ed Etica della Cura e laboratori di Culture Cyborg e Realtà Aumentata. Collabora inoltre con l’Università di Trieste e insegna al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova.
Si occupa da un punto di vista filosofico di tecnologie digitali, realtà virtuale e cultura cyborg, concentrandosi in particolare sulle metamorfosi tecnologiche della morte, della memoria e dell’immortalità. Cura, insieme a Marina Sozzi e a Cristina Vargas, il blog “Si può dire morte”.
Tra i suoi libri, tradotti in numerose lingue, meritano menzione La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell’epoca della cultura digitale (Bollati Boringhieri 2018; Mit Press 2020; Katz Editores 2022; Zigurate 2023; Passagen Verlag 2024), Ricordati di me. La rivoluzione digitale tra memoria e oblio (Bollati Boringhieri 2020; Polity Press 2021; Niin & Näin 2021; Ketebe 2024), Porcospini digitali. Vivere e mai morire online (Bollati Boringhieri 2022; Fondo de Cultura Economica 2023; Katz Editores 2023). A settembre uscirà il libro I confini dell’umano. La tecnica, la natura, la specie (Il Mulino) e nel 2024 L’amico immaginario (Einaudi), il primo libro filosofico sul fenomeno dei virtual influencer.