Popsophia si avvicina all’estate civitanovese con “Verso l’infinito e oltre”. L’edizione che animerà la città alta dal 18 al 28 luglio vedrà un susseguirsi di installazioni, performance, conferenze, con una grande attenzione rivolta aiPhiloshow serali. Produzioni originali e cuore del festival del contemporaneo, sono un contenitore esclusivo, che usa frammenti cinematografici incorniciati dalla musica live della band Factory composta da 11 musicisti. Importante poi la presenza di tanti ospiti italiani e stranieri che giungeranno in città seguendo il filo tracciato dalla direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli.
Così, il celebre motto di Buzz Lightyear – il leggendario personaggio/ giocattolo di Toy Story, cult targato Pixar – è base per strutturare la città alta, che si troverà trasformata in una sorta di nuovo mondo grazie a Space Oddity, ambiziosa mostra urbana sul tema velocità.
Verso l’infinito e oltre – Il programma
Proprio l’apertura del festival, giovedì 18 luglio, vede il vernissage di Space Oddity. In serata Umberto Curi tiene invece una lectio magistralis su “La filosofia dell’Infinito”.
Venerdì 19 luglio, nel pomeriggio, Giuliano Ferrara viene intervistato da Michele Silenzi sul tema di questa edizione, per arrivare la sera al primo Philoshow con Philippe Daverio e “La bellezza della velocità, il futuro del Futurismo”.
Sabato 20 luglio, giorno esatto dell’allunaggio di 50 anni fa, un pomeriggio dedicato alla pop-mitologia lunare con Luciano De Fiore e Ivo Germano, mentre alle 21.30 torna il Philoshow in uno spettacolo filosofico-musicale con il critico d’arte Luca Beatrice e il filosofo Simone Regazzoni. Il titolo, “Fly me to the Moon, viaggi nello spazio e incontri alieni”.
Il pomeriggio di domenica 21 luglio ha come ospiti il filosofo belga di fama internazionale, Laurent de Sutter, esperto di pop’philosophie francese e il tanatologo Davide Sisto. La sera poi c’è un Philoshow esclusivo, dedicato proprio alla filosofia Disney/Pixar e a quel “Verso l’infinito e oltre” manifesto del nostro 2019. Con l’intervento di Andrea Tagliapietra e Riccardo Dal Ferro. Ma parliamo anche di Beatles con Massimo Donà.
Si riparte con gli appuntamenti giovedì 25 luglio con la lectio magistralis serale di Marcello Veneziani su “Uccidiamo il chiaro di luna”, a 110 anni dal manifesto di Marinetti.
Venerdì 26 luglio iniziamo con Riccardo Dal Ferro e da appuntarsi prima di sera c’è l’incontro con Salvatore Patriarca su uno degli argomenti cult della cronaca estiva, la vita “segreta” di Mark Caltagirone. Così alle 21.15 la lectio pop del linguista Massimo Arcangeli apre il Philoshow con Tommaso Ariemma su “Un grande futuro dietro le spalle”.
La serata di sabato 27 luglio è tutta dedicata alla moto, con il campione Franco Uncini e il Philoshow “Rossi&Rossi, Vasco e Valentino: un’amicizia di note e motori”. Con il giornalista Leo Turrini.
Domenica 28 luglio l’ultimo Philoshow con Alessandro Alfieri ci parla dei cinquant’anni di Woodstock, evento che possiamo definire come il concerto infinito, che ha segnato uno spartiacque nella musica. Sarà aperto dalla lectio pop di Carlo Massarini. Chiuderà il festival un inedito spettacolo, Rock’n’philo, con il filosofo-musicista francese Francis Métivier.
Il week end di chiusura è ricco di altre partecipazioni, con Andrea Colamedici e Maura Gancitano e il loro Tlon, scuola permanente di filosofia e immaginazione, il filosofo Antonio Lucci, che da Berlino arriva a Civitanova per parlare di Easy Rider e l’antropologa Patrizia Giancotti.
Ma Popsophia non è solo questo. Il programma è ricco di molte altre rassegne che esplorano discipline e arti, dalla scienza alla musica.
Insomma, Civitanova Alta diverrà per l’estate marchigiana il luogo centrale di una serie di eventi tra storia e contemporaneità, tra immaginario popolare e filosofia: la cifra caratteristica del festival, che sin dalla nascita guarda attraverso la lente del pensiero critico i prodotti culturali di massa per indagare l’orizzonte mainstream.
Il 2019 sarà ancora più importante e punterà ad intercetterà tutte le possibilità della cultura presente, per animare gli spazi storici del centro cittadino.