La sigla che introdurrà gli appuntamenti di “Realismo Visionario” segue l’impronta identitaria di Popsophia.
Il percorso visivo è stato ideato e realizzato da Riccardo Minnucci, che ha svolto una ricerca cinematografica capace di raccontare le tematiche che il festival andrà poi a sviluppare dal 2 al 5 luglio a Pesaro.
Le narrazioni traggono spunti dal grande schermo, per presentarci la potenza di una distopia onirica, che ci invita al sogno con pellicole come “Big Fish” o “La Dolce Vita” felliniana. Del resto, “Realismo Visionario” è fortemente improntato sulla poetica del grande regista, nel centenario dalla nascita.
Non mancano sequenze prese in prestito dalla produzione di fantascienza. Con “Ready Player One” di Spielberg, con “Io sono leggenda” di Lawrence, lavoro quest’ultimo che affronta il soggetto “ultimo uomo sulla terra”.
Tutto il sentiment è potenziato dal brano “We will meet again”, musica scelta nei titoli di coda de “Il dottor Stranamore” di Kubrick. “Ci incontreremo di nuovo, non so dove, non so quando”, cantava Vera Lynn. Perché se il domani è ricco di incognite, l’orizzonte si rasserena con la certezza di un ritorno. Che prima o poi avverrà.
Sono tutti quadri per spunti pop-filofofici, suggestioni capaci di spingere il fruitore alla riflessione.
Tecnicamente, il video gioca su una doppia esposizione, che strizza l’occhio alla serialità televisiva di “True Detective”. Rafforzando gli intenti di Popsophia: utilizzare cioè un argomento popolare per scavare nelle profondità. Scoprendo così cosa si cela dietro alcune trasparenze.
E proprio nei giorni scorsi è venuta a mancare Vera Lynn, scomparsa all’età di 103 anni. Le dedichiamo, con affetto, la nostra sigla.