Philodiritto vince tutte le scommesse

Ormai punto di riferimento nel dibattito culturale e nazionale, nelle due giornate di venerdì 16 e sabato 17 novembre, la manifestazione è atterrata al Teatro Lauro Rossi, preso d’assalto da un pubblico proveniente da tutto il territorio, riscuotendo adesioni ben oltre i confini regionali.

Video-conferenze, performance teatrali e spettacoli musicali live in una discussione che ha spaziato dalla questione di genere ai nuovi stati di famiglia, dalle vittime degli intricati meccanismi giudiziari ai veri e propri ostaggi della gogna mediatica.

La legge evolve e ha il passo della storia: così come si modifica la società, il diritto ha il compito di trasformare i sogni in tutele e spetta alla filosofia l’interpretazione delle eterne tensioni umane.

Carlo Nordio, Gaetano Insolera, Giuseppe De Donno, Mario Mori, Beniamino Migliucci, Luigi Stortoni, Giulia Boccassi, Maria Masi e Piero Sansonetti hanno rappresentato la compagine giuridica e forense che si è confrontata con nomi noti nel panorama del giornalismo e della filosofia italiana – Salvatore Patriarca, Tommaso Ariemma, Simone Regazzoni, Adriano Fabris, Andrea Minuz, Angela Azzaro.

Un azzardo culturale e provocatorio: “ospitare relatori d’eccezione come l’ex direttore del Sisde Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno, già ufficiale del Ros dei Carabinieri, imputati nel processo sulla trattativa Stato-mafia attualmente in corso a Palermo – secondo la direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli – ha permesso di onorare la memoria dei grandi magistrati Falcone e Borsellino attraversando vari punti di rottura del sistema di giustizia italiana, in un dibattito che va dall’ingiuria mediatica alla riforma della prescrizione, dal garantismo alla parità di genere. Tematiche urgenti che hanno scosso lo stato di diritto e che dovevano necessariamente rientrare in un percorso multidisciplinare sotto il segno della cultura di massa.”

Philodiritto è stato organizzato con il Comune di Macerata,l’Ordine degli Avvocati diMacerata,la Camera Penale, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e con il contributo della fondazione Carima; partner speciali l’Unione delle Camere Penali Italiane, il Consiglio Nazionale Forense e il suo quotidiano “Il Dubbio”