Al via la seconda edizione di Philodiritto. Dialoghi, conferenze, proiezioni, performance e spettacoli inediti per il festival della Popsophia del Diritto che torna a Macerata il 16 e il 17 novembre. Due giornate dedicate alle declinazioni giuridiche dell’immaginario contemporaneo attraverso riferimenti alla cronaca recente e alla cultura pop. Tanti gli ospiti che si susseguiranno sullo splendido palcoscenico del Teatro Lauro Rossi, da importanti personalità del diritto a illustri nomi del giornalismo e della filosofia italiana.
Il festival, organizzato da Popsophia con il Comune di Macerata, la Camera Penale il Comitato Pari Opportunità, l’Ordine degli Avvocati di Macerata e con la partnership del Consiglio Nazionale Forense, dell’Unione Camere Penali Italiane e il contributo della Fondazione Carima, è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Romano Carancini, degli assessori ai Lavori pubblici e alla Cultura rispettivamente Narciso Ricotta eStefania Monteverde, del presidente della Camera penale Renato Coltorti, del dirigente dell’Ufficio scolastico Carla Sagretti, del presidente del Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati Cinzia Maroni e di Lucrezia Ercoli direttrice artistica di Popsophia.
Tre le rassegne pomeridiane tra fiction, cinema e attualità. Venerdì 16 novembre alle ore 16.00 apre il festival Carlo Nordio, l’ex-procuratore di Venezia che metterà in gioco le sue due anime di giurista e scrittore nella lectio “Il processo kafkiano tra letteratura, cinema e realtà”. Alle ore 17.30, il filosofo Tommaso Ariemma, analizzerà la giustizia distopica dell’amatissima serie tv “Black Mirror”. In chiusura del pomeriggio Angela Azzaro, caporedattrice de “Il Dubbio” e Giulia Boccassi, coordinatrice Commissione Pari Opportunità delle Camere Penali dialogheranno a partire dal film “Sotto accusa, vittime e testimoni”.
Ad aprire le rassegne di sabato 17, l’appuntamento “Modern Family, note a margine del nuovo diritto di famiglia” con il filosofo e scrittore Salvatore Patriarca e l’avvocata Maria Masi, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Forense. A seguire l’atteso incontro con il generale Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno che, intervistati dal direttore del quotidiano “Il Dubbio” Piero Sansonetti, ripercorreranno le tappe dell’incredibile vicenda giudiziaria e mediatica che li ha visti protagonisti. A chiudere il pomeriggio il giornalista e critico cinematografico Andrea Minuz con la lectio “In nome del popolo italiano, la giustizia al cinema”.
“L’Amministrazione – ha dichiarato il sindaco Romano Carancini – ha creduto in un progetto che unisce riflessione, creatività e sperimentazione, perno della stagione culturale invernale della città”. “Dopo il successo della scorsa edizione, vogliamo che Philodiritto diventi un appuntamento fisso per Macerata dove il diritto entra nella vita quotidiana” ha aggiunto l’assessore Narciso Ricotta. L’assessore Stefania Monteverde ha ricordato che “Novembre è il mese della filosofia e il successo di questo festival è la dimostrazione di quanto siano necessari spazi per coltivare il dubbio e il libero pensiero”.
“La Camera Penale di Macerata con questo progetto si fa promotrice di un nuovo modo di fare formazione – ha detto il presidente Renato Coltorti – che connette la nostra professione con il mondo contemporaneo”. Una posizione sostenuta anche da Cinzia Maroni, presidente del Comitato per le Pari Opportunità perché la “cultura pop è il principale veicolo attraverso cui modificare l’immaginario legato alla parità di genere.
Le serate del Festival invece saranno animate dai “Philoshow”, spettacoli giuridico-filosofici ideati e condotti dalla direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli con le performance live della band Factory, i montaggi cinematografici di Marco Bragaglia e Riccardo Minnucci. Lo spettacolo di apertura, “Apocalypse Now. Lo stato di eccezione tra filosofia e diritto”, vedrà come protagonisti il penalista Luigi Stortoni e lo scrittore e filosofo Simone Regazzoni. Mentre sabato 17 novembre il philoshow “Giustizia immaginaria, gli incubi della Legge tra distopia e fantascienza” sarà scandito dagli interventi di Adriano Fabris, ordinario di filosofia morale a Pisa, e Gaetano Insolera, avvocato e professore di Diritto Penale presso l’Università di Bologna.
La frequenza al festival, oltre a essere valida ai fini della formazione forense, è riconosciuta dall’Ufficio Scolastico come aggiornamento per i docenti: “Popsophia è un metodo didattico formidabile per gli insegnanti che vogliono avvicinarsi al linguaggio dei giovani”. Il programma completo e le modalità di iscrizione sul sito www.popsophia.it.