Pesaro 2022. Popsophia annuncia il tema della prossima edizione del festival

Il festival si svolgerà dal 1 al 3 luglio. “Il tempo ritrovato” è il focus attorno al quale si rivolgerà la riflessione di Popsophia.

 

Dopo aver percorso le vie dell’ebbrezza e del dionisiaco con “Paradisi artificiali” nel duecentesimo anniversario della nascita di Charles Baudelaire, Popsophia prende in prestito come suggestione l’opera di un altro grande scrittore francese: Marcel Proust. A cento anni dalla scomparsa dell’autore de “La Recherche” il festival vuole indagare, con gli strumenti e la cassetta degli attrezzi della filosofia e del pensiero, il tema del tempo. Quello passato, quello ritrovato, quello perso e quello desiderato. Una dimensione che ha appassionato scienziati e ricercatori, filosofi e scrittori, musicisti e artisti. Il tempo come chiave di lettura della contemporaneità a due anni dall’arrivo di quella pandemia che ha per sempre modificato la nostra percezione del tempo: dilatandolo durante il lockdown con le sue giornate infinite e tutte uguali e accelerandolo quando di ritorno alle nostre occupazioni abbiamo sentito la necessità di recuperare quello che ci  era stato tolto, con la sensazione di impotenza ed ineluttabilità che tutto passa e non può essere recuperato.

 

Un tema impegnativo e affascinante che viene annunciato con un anno di anticipo formalizzando anche le date ufficiali del ritorno a Pesaro. Dal 1 al 3 luglio del 2022 infatti piazza del Popolo a Pesaro sarà la clessidra attraverso cui leggere i cambiamenti che ci attraverseranno in questo anno alla luce di ciò che è stato. Questa mattina a Pesaro, nella sala consiliare ne hanno parlato il sindaco Matteo Ricci, l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini e la direttrice artistica Lucrezia Ercoli.

“Il festival celebrerà il centenario del grande scrittore francese prendendo in prestito il titolo del settimo e ultimo volume della sua Recherche – ha sottolineato Lucrezia Ercoli direttrice artistica di Popsophia – l’approdo della sua ricerca del tempo perduto diventa metafora perfetta per descrivere il nostro tempo. Dopo una lunga fase di sospensione e di attesa, dopo un limbo in cui siamo stati passivi e inerti, siamo chiamati a “riappropriarci” del nostro tempo. Siamo contenti di partire in anticipo e portare a Pesaro un tema culturale che sarà una priorità del dibattito internazionale da qui a qualche mese, ovvero il centenario della morte di un inventore del moderno quale è stato Marcel Proust. L’anno scorso a causa della pandemia i tempi per annunciare i temi si erano allungati, stavolta abbiamo voluto lanciare il cuore oltre l’ostacolo, anticipare le suggestioni sulle quali lavoreremo. Nella “Recherche” si parla di musica, di arte, di poesia, di parole, e soprattutto di memoria e tempo. Come è possibile ritrovare qualcosa che sembra inevitabilmente perduto, come ritrovare noi stessi? Il tentativo di Popsophia è farsi specchio del tempo che andremo a vivere. Saremo in grado di andare avanti senza guardare al passato? Queste le domande che ci poniamo e le cui risposte saranno a luglio a Pesaro dal 1 al 3 luglio con ‘Il tempo ritrovato’ ”.  

 

Nel corso dell’incontro sono stati mostrati alcuni video che anticipano le suggestioni del festival che sarà, dal film Interstellar al capolavoro di animazione Ratatouille della Pixar in cui il piatto dell’infanzia, la ratatouille di verdure, ricorda così da vicino la filosofia della “madeleine” di Proust. Come nello stile di Popsophia, il festival unisce il linguaggio pop, delle serie tv (in questo caso anche dell’animazione per bambini) con quello della grande letteratura.

 

«Giochiamo d’anticipo, ma mai come in questo momento è importante programmare un festival così importante  sia dal punto di vista culturale che turistico – ha detto Daniele Vimini, vice sindaco e assessore alla Bellezza – insieme si fanno grandi cose, lo dimostra il successo delle passate edizioni. Popsopshia è un evento ormai radicato nella nostra città, che richiede mesi di preparazione. Il tempo è un tema importante, che nei prossimi mesi sarà sicuramente al centro del dibattito nazionale ed europeo»”.

 

«Speriamo di aver ritrovato per il prossimo luglio il “tempo perduto”, di aver sconfitto questo virus e soprattutto di esserci rafforzati in vista della candidatura a Capitale italiana della Cultura 2024 – ha concluso il sindaco di Pesaro Matteo Ricci – Popsophia ha la capacità di interrogarci sul senso della vita, ma di farlo in maniera pop e innovativa. L’aver programmato l’evento un anno prima permette di fare del festival una manifestazione storica, che più di altri ha la capacità di attrarre turismo culturale. La nostra città vuole fare della cultura un elemento di rinascita e di attrazione turistica e Popsophia, arrivata alla decima edizione, va in questa direzione».