Alle 20.00 di sabato 11 luglio 2020 il pubblico della Rocca è stato traghettato lungo i sotterranei per la visita guidata alle istallazioni di MACULA, Centro Internazionale di Cultura Fotografica, che anche quest’anno ha riconfermato la collaborazione con Popsophia, accettando la sfida del tema “Allegria di Naufragi”. Ad illustrare le istallazioni Simona Baldelli, Alberto Pancrazi e Giancarla Ugoccioni.
“Abbiamo scelto insieme a Macula la formula del collage – ha dichiarato Lucrezia Ercoli, direttrice artistica del festival – vi avevamo promesso che avremmo raccolto i frammenti caduti dalla tempesta e il collage fa proprio questo: mette insieme pezzi diversi che compongono un’immagine positiva che ci traghetta verso il futuro”.
Ha preso poi la parola Marco Andreani, responsabile dell’archivio fotografico dell’associazione Macula: “Volevamo interpretare il tema del naufragio in termini di esperienza concreta, vissuta. Guardare in faccia le persone che a un certo punto della loro esistenza sono naufragate ma sono rinate in qualche modo. E abbiamo scelto storie dal pesarese per dare un’evidenza tangibile a questo tema.”
Anche in questa edizione l’esperienza proposta da Macula ha coinvolto in prima persona il pubblico di Rocca Costanza: “Siete voi che componete una parte delle istallazioni: in fondo al tunnel troverete il laboratorio attraverso il quale ognuno di voi può interpretare i suoi naufragi e le sue rinascite. Così l’istallazione cresce mano a mano che il pubblico interagisce.”
Intenso e commovente l’intervento di Simona Baldelli, autrice del libro “Evelina e le Fate” (Giunti, 2013), a cui si ispira la prima istallazione che narra le vicende del grande naufragio del Novecento, la Seconda Guerra Mondiale: “Nel mio libro racconto di queste anime in pena. La testimonianza deve avere a che fare con la carne delle persone che perdiamo per strada durante i naufragi e con la carne delle persone che riusciamo ad accogliere e restituire alla vita. Mi piace pensare che al naufragio sia legata un’allegria – ha proseguito la Baldelli, riferendosi al tema di questa edizione di Popsophia – perché quando abbiamo la fortuna di attraversare un pezzo di terra, il mare o un semplice un muro, nonostante la sofferenza, se qualcuno da qualche parte ci accoglie è come nascere alla vita un’altra volta. Un doppio compleanno, una doppia nazionalitò, una doppia storia, famiglie doppie. Anche da un naufragio può nascere una festa.”
In chiusura Alberto Pancrazi, giornalista e fondatore del blog laforzadicambiare.it, ha illustrato la seconda parte dell’istallazione, dedicata alle storie del presente:
“Nel blog e in questa istallazione raccontiamo la storia di quelli che ce l’hanno fatta e che hanno voglia di farcela. Testimonianze di persone che hanno superato naufragi come quello della malattia o della perdita del lavoro. Raccontiamo storie positive, di chi dopo il naufragio è già pronto ad affrontarne altri. Non a caso chiudiamo questa selezione di oltre 150 interviste con la voce di un poeta. Perché anche la poesia ci può salvare dal naufragio.”