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Maledette rockstar

Ci sono vite che come fiamme sono destinate a bruciare velocemente. Ma in quella breve fiammata riescono a fare luce per i decenni a venire. Sono così le vite degli artisti e musicisti accomunati da una drammatica e fatale coincidenza, quella di morire a 27 anni, all’apice della carriera, in una spirale di autodistruzione.

“Dionisi” dell’arte che fra eccessi, sostanze, ma anche musica come catarsi e via per l’infinito hanno saputo “spalancare le porte della percezione” attraverso paradisi artificiali. Ne sono esempi Jim Morrison, il dolore di Kurt Cobain divenuto inno di una generazione in preda a noia e disgusto, Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin fino ad Amy Winehouse. Miti eterni, in eterna lotta, che hanno incarnato con la loro musica eccessi, follia, trasgressione, ribellione, ma che sulla loro pelle hanno vissuto la bruciatura di un contatto ravvicinato con la fiamma dell’arte e della conoscenza.

A raccontare le parabole delle loro vite entrate nel mito e “le premonizioni” dei loro testi carichi di significati e presagi oscuri Carlo Massarini che torna a Civitanova domenica 30 Luglio alle 21.30 per il philoshow “Maledette rockstar” ideato da Lucrezia Ercoli con la band Factory che riproporrà i brani più emblematici di questi artisti dalla breve vita terrena, ma eterni perché entrati nel mito.