Popsophia festeggia il decennale

Tutto cominciò con una coccarda gialla e con l’idea di parlare di filosofia, fiction, fashion e futuro. Una spirale di parole che in 10 anni ha continuato a creare vortici e che è cresciuta attorno alla volontà di raccontare il reale, il popolare, il contemporaneo, con gli strumenti della filosofia. Una sfida partita proprio 10 anni fa da Civitanova e che oggi è diventato un fenomeno di costume e di pensiero.

 

Era il 15 luglio del 2011 quando tutto partì dalla voglia di rilanciare la città, di proporre temi e contenuti e a distanza di 10 anni, proprio oggi, Popsophia festeggia il suo compleanno traguardo tornando nella città che l’ha vista nascere. L’edizione 2021 del festival, oltre a proporre il nuovo format che ormai da qualche anno ha dato un’evoluzione alla manifestazione, come nel morso dato alla madeleine di Proust, ha il sapore e la nostalgia del passato. Un passato che Lucrezia Ercoli ed Hermas Ercoli hanno voluto riportare al presente in una specie di viaggio nel tempo, festeggiando l’anniversario con molti dei vecchi amici di Popsophia che torneranno in città per rievocare, con le armi della filosofia e del pensiero, quel modello culturale che, agli albori dieci anni fa, oggi si è consolidato diventando sempre più presente nella saggistica contemporanea.

 

Dieci anni fa abbiamo voluto lanciare una sfida sul piano filosofico e intellettuale: mescolare l’alto e il basso, il pop e l’accademico, senza soluzione di continuità – commenta Evio Hermas Ercoli –  In questi 10 anni centinaia di pensatori e filosofi hanno calcato il palco di Popsophia e con loro anche giornalisti, musicisti, registi, attori. L’idea di fondo era che anche nei modelli che appaiono superficiali si può nascondere la profondità. Senza tabù e imbarazzi Popsophia ha perlustrato ogni angolo del pensiero, è diventata itinerante e ha guadagnato credito a livello regionale e nazionale conquistandosi con l’affetto del suo pubblico la vittoria di una sfida che era impensabile quando la lanciammo” .

 

La direzione artistica ormai da alcuni anni è affidata a Lucrezia Ercoli che ha saputo imprimere una svolta, mantenendo lo spirito originario, ma creando un vero e proprio show. Da contenitore di appuntamenti Popsophia è divenuto incubatore di produzioni filosofiche musicali. I philoshow hanno inaugurato un vero e proprio genere nuovo nel mondo della cultura e delle rassegne a tema filosofico. “Ormai da anni Popsophia è diventato un format capace di realizzare delle produzioni attorno ad un tema che ogni anno viene elaborato e pensato – sottolinea la direttrice artistica – E’ attorno al tema che vengono invitati i relatori, chiamati a declinare l’argomento con dissertazioni e lectio inedite e ogni parte viene poi cucita insieme. Non ospiti che propongono la stessa esperienza ovunque, a Popsophia ogni show è inedito e irripetibile. L’introduzione della Factory, l’ensemble musicale che suona dal vivo ci ha poi permesso di sperimentare nuovi linguaggi con l’utilizzo della musica e dei video che sono parte integrante della nostra narrazione”.

 

IL FESTIVAL – POPSOPHIA IL DECENNALE si articola in una lunga scia di appuntamenti che dal 29 luglio si dipaneranno fino ad ottobre. Tre parti che indagano con linguaggi differenti tre temi diversi.

 

Si parte il 29 luglio allo Shada club con una maratona Popsophia. Una reunion degli amici del festival, i primi filosofi che hanno fatto parte del festival abbracciando il progetto e declinando, ciascuno per la propria parte, il fenomeno pop di riferimento. Un momento di grande emozione per  i partecipanti che verranno guidati in un ritorno alle radici del festival. Non mancheranno i primissimi ospiti: Simone Regazzoni che 10 anni fa sull’onda di Derrida iniziò a parlare di pop filosofia, ma anche Umberto Curi che per le prime edizioni era responsabile di una delle rassegne filosofiche. E poi ancora, fra gli altri, Massimo Donà e Salvatore Patriarca.  Non mancherà un ricordo commosso e autentico agli amici che non sono più con noi. Un’edizione simbolicamente dedicata alla memoria di Elio Matassi, Remo Bodei, Giulio Giorello, Monia Andreani.

 

I philoshow costituiranno il cuore del festival. Nell’arena del Varco sul mare Popsophia propone una trilogia musicale. L’edizione 2021 sarà Rocksophia. Un viaggio alle radici culturali della musica attraverso uno schema dialettico di Cambiamento (30 Luglio) Crisi(31 luglio) e Rinascita (1 agosto) forniranno l’occasione per leggere alcune delle figure epocali della scena musicale del ‘900. Il 30 luglio il philoshow è dedicato al genio di David Bowie. Accompagnati dalla Factory ne parleranno con lectio brevi lo scrittore e critico letterario Filippo La Porta “Metamorfosi” e Giulia Cavaliere “Filosofia del Duca bianco”. Con loro la presenza costante per tutte e tre le serate di Carlo Massarini che a Popsophia festeggia anche l’anniversario dei 40 anni di Mister Fantasy. Il tema della crisi (31 luglio) assume il volto dionisiaco di Jim Morrison. Il Re lucertola della musica sarà oggetto delle riflessioni Marcello Veneziani con la lectio “Amor Fati” e di Adriano Ercolani con “Filosofia dei Doors”. La cura della rinascita passa attraverso i testi di Franco Battiato a cui è dedicato lo show del 1 agosto. Il cantautore siciliano recentemente scomparso diventa la chiave di accesso ad un universo curativo della musica e delle parole, ad una pienezza dell’anima e della propria ricchezza interiore che sarà affidata a “La cura di sé” con Ilaria Gaspari e a Noemi Serracini autrice del libro “Rock ‘n’ soul”.

 

LIGHT ART – In principio furono gli abiti e le rarità del D’Annunzio segreto e la vanità e i vezzi della Belle Epoque. In un decennio Popsophia ha saputo imprimere una sterzata di contemporaneità alla sua estetica espositiva, fino ad arrivare a proporre nuovi linguaggi e nuove estetiche, sempre più dematerializzate, effimere, concettuali. E nell’anno dei festeggiamenti per il decennale osa ancora di più e distilla a tal punto il proprio ideale estetico che le mostre proposte non sono più esposizioni materiali, ma coinvolgono lo spettatore in videoambienti sensibili, che giocano con la luce, studiano il ruolo del buio, coinvolgono lo spettatore in un percorso espositivo di grande suggestione. La mostra è sparita, rimane la spazialità aumentata del luogo. Il percorso espositivo sarà vivibile ad ottobre, a Civitanova e avrà come location l’Auditorium San Francesco e la chiesa di Sant’Agostino. I concept studiati per il decennale rappresentano un racconto per immagini, panorami sonori e fasci di luce che si snodano dall’Auditorium San Francesco, tempio della Popsophia del passato, non celebrata, ma virata dal ricordo e dalla memoria e arrivano all’avanguardia pura della videoinstallazione.