Donne e motori
Il mito dell’automobile

Da mito della tecnica a incarnazione del senso di libertà e viaggio: l’automobile nell’immaginario cinematografico e artistico è un simbolo che incarna il cambiamento dei tempi e delle abitudini. Dalla Lancia Aurelia de Il Sorpasso alla Torpedo blu di Gaber o la Topolino Amaranto di Paolo Conte, ogni vettura identifica un decennio della storia d’Italia e i suoi mutamenti.

E se per i futuristi la velocità e l’automobile erano l’incarnazione del progresso, grazie al cinema l’auto diventa oggetto feticcio di libertà, di spregiudicatezza. È il mezzo con cui “saltare” verso l’ignoto per Thelma e Louise ed abbracciare il proprio destino. Il nuovo philoshow di Popsophia racconta tutto questo grazie all’aiuto della musica e della cinematografia, rompendo anche il perdurante stereotipo di una incomunicabilità tra mondo della tecnica e della macchina e quello femminile.

Fiona Cakalli

Per combattere un retaggio culturale tuttora ancorato Fjona Cakalli, imprenditrice digitale, presentatrice, automotive influencer, compirà con Lucrezia Ercoli un viaggio, in questa occasione solo di parole e non su 4 ruote, dedicato all’affascinante mondo dei motori e della velocità. Una DeLorean che ci permetterà di spiare nel futuro, fra l’intelligenza artificiale che ci consentirà di non preoccuparci più del traffico e della guida (privandoci magari del piacere di perderci), infotainment e ecologia.

Sono entusiasta di essere stata invitata da Lucrezia a partecipare a uno degli eventi della manifestazione Rocksophia dove avrò l’opportunità di raccontare un aspetto del mio lavoro che spesso si trova ad affrontare stereotipi ancora radicati. Tuttavia, non tutti sanno che le donne hanno svolto un ruolo fondamentale fin dalle origini dell’industria automobilistica, inventando accessori cruciali come il riscaldamento e i tergicristalli o guidando per la prima volta un’automobile sulla lunga distanza (circa 106 km), nel 1888 in Germania come Bertha Benz, moglie e socia in affari dell’inventore dell’auto Karl Benz” afferma Fjona Cakalli. “Ma l’evento sarà anche l’occasione per porci delle domande sul futuro dei motori: come ci muoveremo nei prossimi anni? Come guideremo domani? In che modo i mezzi di trasporto si stanno trasformando, anche grazie ai progressi tecnologici e a una maggiore attenzione per gli aspetti ambientali? Sarà interessante ragionare insieme a Lucrezia da un punto di vista filosofico ed etico.”

Perché l’automobile è la protagonista di una riflessione filosofica? Perché l’auto non è mai stata solo un mezzo di trasporto, ma ha giocato un ruolo chiave nell’immaginario culturalesostiene Lucrezia Ercoli ideatrice dello spettacolo filosofico musicale che coniuga speech all’esecuzione di brani live è un oggetto totemico, quasi magico, che è stato capace di rivoluzionare abitudini e stili di vita. Racconteremo tutto questo attraverso canzoni e film, da Torpedo Blu di Giorgio Gaber fino alla Topolino Amaranto di Paolo Conte. Ma grazie alla cultura pop ribalteremo anche gli stereotipi sessisti spesso abbinati al binomio “donne e motori”: l’automobile è sinonimo di emancipazione, della FIAT 850 Spider di Anna Magnani alla Ford Thunderbird di Thelma e Louise. In questa narrazione non poteva mancare la voce di Fjona che con la sua carriera e competenza ha dimostrato che si può rivendicare la propria femminilità senza dover rinunciare ad avere una voce autorevole e influente su temi ancora oggi troppo spesso di totale appannaggio del mondo maschile”.