Piazza del popolo risuonerà della musica della Factory con tre serate dedicate a nostalgia e memoria, alla narrazione della guerra nella musica e nel cinema e all’autore di Caruso. Il festival sbarca su Spotify per accompagnare gli spettatori del festival nell’esperienza d’ascolto
Tre show inediti firmati Popsophia tra cui un omaggio speciale a Lucio Dalla nel decimo anno dalla morte. Le serate di piazza del Popolo tornano ad ospitare i philoshow del festival della filosofia. Si tratta di tre format site specific pensati appositamente per il tema dell’edizione 2022 “Il tempo ritrovato”.
Dopo il successo della scorsa edizione con i philoshow dedicati a Jim Morrison, Franco Battiato Popsophia potenzia il format narrativo che accompagna alle riflessioni dei filosofi ed intellettuali la musica live e contributi video. Gli appuntamenti da due infatti diventano 3 per tutta la durata del festival.
Si comincia venerdì con “La poetica della nostalgia” dove il filosofo Marcello Veneziani assieme a Cesare Catà che curerà l’introduzione scenderanno nella memoria collettiva per raccontare le origini del sentimento della nostalgia, fra memoria e rimpianti. A cura di Lucrezia Ercoli la direzione artistica dell’evento che raccoglie suggestioni dal mondo del tango, del cinema, con film come Midnight in Paris, fino all’eterna Yesterday dei Beatles che ha messo in parole e musica il sentimento struggente della saudade.
Produzione inedita quella in programma sabato 9 luglio dove la Ercoli assieme al duo filosofico Tlon, Andrea Colamedici e Maura Gancitano tratteranno la spinosa questione del conflitto bellico. L’immaginario della guerra, dalla storia alla filosofia e il racconto che ne hanno fatto cinema e musica è al centro del secondo spettacolo. Chi non ricorda la scena entrata nella storia del cinema di Apocalypse now con nelle orecchie il brano di Jim Morrison “The end”? La guerra, al pari di altre realtà sociali, è stata narrata con vari linguaggi e il philoshow vuole essere una finestra attraverso cui guardare quanto accaduto con gli strumenti della filosofia. Tra passato ed attualità, “il punto” è affidato a Paolo Pagliaro. Il giornalista di Otto e mezzo che dell’omonima rubrica all’interno della trasmissione di La7 è autore, per Popsophia farà la sintesi attorno ai nostri tempi, fra inquietudini dell’oggi e domande per il futuro.
Il gran finale è un omaggio: dieci anni fa la morte di Lucio Dalla lasciava un vuoto nella produzione musicale contemporanea. Popsophia a partire dal mare, tema che è stato centrale nella sua produzione artistica ha immaginato un philoshow dal grande sapore Mediterraneo, fra suggestioni letterarie e musicali attraverso i brani più amati e noti del compositore bolognese. “Caruso” “Com’è profondo il mare”, “Piazza Grande”, L’anno che verrà”, “4/3/1943” verranno eseguiti dalla band Factory introdotta dalle parole di Simone Regazzoni. Il filosofo ligure proprio quest’anno è uscito in libreria con il suo “Oceano” un saggio filosofico che ribalta le nostre costruzioni mentali e logiche spostando l’asse di osservazione dalla terra al mare. E torna anche Carlo Massarini: il conduttore ripercorrerà la produzione di Lucio Dalla raccontando aneddoti e storie dietro alle storie dell’indimenticabile Lucio.
Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito,
senza prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Per l’occasione Popsophia ha cercato di coinvolgere il proprio pubblico con una novità: il festival infatti è attivo sulla piattaforma Spotify. Cercando playlist e artisti sulla piattaforma di condivisione di musica e podcast compare anche Popsophia. Un regalo che il festival vuol fare a tutti gli spettatori e ai frequentatori degli appuntamenti per rendere ancora più condivisa e partecipata l’esperienza dell’ascolto dei philoshow. Una specie di kit dello spettatore col quale chi verrà al philoshow può iniziare ad ascoltare in anteprima i brani che saranno oggetto dell’analisi filosofica.