Popsophia 2013 dedica due grandi eventi al fenomeno del cosplay, l’indossare i panni del proprio eroe preferito e vestirne anche la personalità. Giovedì 4 alle 18.00 si inaugura la mostra fotografica di Marco Porticchia “Vita da cosplayer” e alle 18.30, nel cortile della rocca un grande convegno filosofico su “L’habitus dell’eroe, travestirsi da se stessi” con il filosofo Simone Regazzoni e i giovani scrittori Eleonora Caruso e Matteo Cellini.
Nell’ambito di questa terza edizione dal tema “Eroi e antieroi”, giovedì 4 luglio si inaugura un grande evento dedicato al fenomeno del Cosplay.
Due i momenti. Alle 18.30 nel cortile interno alla Rocca, il vernissage della mostra “Vita da Cosplayer” del fotografo Marco Polticchia e a cura dell’Associazione Centrale Fotografia.
A seguire, sempre nel cortile l’appuntamento è con “L’habitus dell’eroe. Travestirsi da se
stessi”, incontro con il filosofo pop Simone Regazzoni, e gli scrittori Eleonora Caruso e Matteo Cellini.
La mostra “Vita da Cosplayer” è il racconto, attraverso dodici dittici, del fenomeno del Cosplay, la pratica giovanile di travestirsi e assumere l’atteggiamento del proprio eroe preferito, dai manga agli anime, alle fiction. Polticchia, in 12 dittici fotografici, indaga la distanza tra la posa plastica del cosplayer e gli elementi della sua vita quotidiana.
L’habitus dell’eroe: L’abito del pensiero o la filosofia nei panni di Bruce Wayne
Esiste un rapporto tra il pensare e il vestire? La questione è futile solo in apparenza. Habitus in latino significa “forma, aspetto, contegno, atteggiamento esteriore”; ma anche “modo di essere, temperamento, disposizione d’animo”. La formula mentis habitus indica l’abito della mente. Più tardi il termine latino assume il significato di “vestito”, “abito”. Possiamo allora dire che c’è un abito del pensare per indicare che c’è un modo di pensare cui si adatta a un certo modo di vestire, un modo di pensare che richiede un certo modo di vestire. Da qui una provocazione: pensare nei panni dell’eroe. Pensare, ad esempio, il Batman di Nolan vestendosi come il Bruce Wayne del Cavaliere Oscuro – il Ritorno, i cui completi Armani segnano la cifra di un eroe maschile che non ha paura di rivendicare una virilità elegante, simbolo di una forza contenuta in una forma nobile. Una carnevalata filosofica? No, piuttosto un modo di prendersi seriamente gioco della filosofia. Come scriveva Pascal: “Prendersi gioco della filosofia è fare davvero filosofia”. (Simone Regazzoni)
Per il progetto filosofico Simone Regazzoni ha richiesto ad Emporio Armani la possibilità di vestire l’abito indossato dal Bruce Wayne nel Batman di Nolan. In accordo con la richiesta, la filiale di Pesaro ha predisposto quanto richiesto.
Un ringraziamento speciale va al gruppo Marche Cosplay per il sostegno e la diffusione dell’evento attraverso tutti i loro canali.