Dreams are my Reality, le mostre

La Cultura del Pop passa anche attraverso l’incontro tra il pubblico del festival e le opere originali dei suoi Autori preferiti. Il format del festival tende a dilatarsi e l’arte a Popsophia punta a diventare un rendez-vous consolidato dell’estate civitanovese. Con questa edizione il progetto culturale si amplia, dando vita ad una interpretazione immaginifica in sei mostre spalmate su sei spazi emblematici, tutti focalizzati sul tema del confine tra sogno e realtà.



 L’arte contemporanea a Sant’Agostino: “La provincia e l’impero”, attraverso questo gioco di parole di ispirazione Heideggeriana, Antonello Tolve ci presenta la collezione Il Falconiere in mostra;  le realtà artistiche più innovative della fine del novecento in Italia, con artisti del calibro di Mario Schifano, Enzo Cucchi, Eliseo Mattiacci, Sandro Chia, Giosetta Fioroni e Fabio Mauri. Al centro multimediale San Francesco sarà allestito Andy_POP.



Quando si parla di pop, non si può evitare di nominare Andy Warhol e, con lui, l’esperienza della Factory, il suo studio a New York.  Matteo Catani crea un percorso multimediale, composto da tre installazioni, che insieme alla ricerca video di Riccardo Minnucci, trasforma l’ambiente in un’esperienza percettiva e interattiva, con immagini sospese e installazioni interattive, rendendo lo spettatore parte attiva dell’esperienza.


Le restanti quattro mostre occuperanno i bellissimi spazi della rinascimentale cittadella di Civitanova Alta: “New Figuration”, la mostra del giovane e promettente artista Giulio Catellisarà alla Galleria Centofiorini; “Cammini di Sospensione” dell’artista internazionale Paola Tassetti nella cappella Natinguerra della chiesa San Francesco; i sinuosi movimenti delle onde, i marinai sulle loro barche e i paesaggi marini dell’arte fotografica di Ivano Quintavalle nella mostra “Il mare sogna” saranno nel chiostro di San Francesco; per concludere, l’energia e la creatività dell’artista Renè Ciampa con “I sogni dell’artista” si troveranno nello spazio culturale STED. 



“Questa è la continua evoluzione del format – ci spiega la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – nel corso degli anni la Pop filosofia ha acquistato la piena consapevolezza dell’espressione artistica nel prodotto culturale di massa. Così Popsophia si trova un patrimonio di linguaggi da proporre e da gestire; tanti idiomi legati ogni volta essenzialmente alla declinazione del tema proposto. Da qui parte una riflessione sul senso dell’arte nella società contemporanea”. Proprio su questa riflessione, con la presentazione delle mostre da parte del prof. Antonello Tolve nel pomeriggio e con lo spettacolo filosofico musicale di Philippe Daverio la sera, si apre giovedì 2 agosto il festival di Popsophia.

La partecipazione alle giornate del Festival ha valore di formazione e rientra nelle attività riconosciute dall’Ufficio Regionale Scolastico come valide ai fini dell’aggiornamento docenti