La seconda edizione di Cinesophia, il festival dell’estetica e filosofia del cinema, sarà dedicata alle celebrazioni internazionali in onore di Ingmar Bergman, nell’anno del centenario della sua nascita. La prima giornata del Festival, infatti, sarà dedicata al regista svedese e alle declinazioni contemporanee delle tematiche a lui più care.
Il Festival organizzato dal Comune di Ascoli Piceno e dall’Associazione Popsophia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, si svolgerà nelle giornate del 23 e 24 febbraio presso il Teatro Ventidio Basso e vedrà la partecipazione di filosofi, giornalisti che si incontreranno su un tema complesso e affascinante: “realismo magico”.
Attraverso conferenze, dibattiti e inediti spettacoli filosofico-musicali Cinesophia indagherà le mille sfaccettature dei capolavori del cinema bergmaniano. Si comincia alle ore 16.30 con il giornalista Andrea Panzavolta che proporrà al pubblico un inedito invito alla lettura dell’opera di Bergman attraverso l’interpretazione di due scene memorabili. “Il grande tema che sta alla base del realismo magico del grande cineasta svedese – ha dichiarato Panzavolta – è il teatro (e quindi anche il cinema) come forma suprema di ‘illusione’ nel duplice significato della parola: artificio e falsificazione della realtà, ma anche ‘lusus’, gioco, il quale è capacità di cogliere il centro di tutte le cose. Ma l’esito in ultima istanza sconsolato a cui potrebbe condurre il realismo magico è corretto da ciò che, secondo Bergman, è l’unica cosa reale nell’esistenza di ogni essere umano: l’amore”.
Il pomeriggio, infatti, proseguirà con il filosofo Cesare Catà che proprio al tema dell’amore dedicherà il suo intervento dal titolo “L’amor perduto da Bergman a La La Land”. Un gioco di contaminazioni in cui nostalgia, sogno e realtà si avvicenderanno tra classici del cinema e opere contemporanee.
Concluderà il pomeriggio l’intervento di Adriano Fabris “Io sono la morte, note a margine de Il Settimo Sigillo”: dalla partita a scacchi tra il cavaliere Antonius Block e la morte alla rappresentazione della vita degli artisti, verranno analizzati i tantissimi risvolti iconografici di una delle opere che più hanno influenzato la cinematografia contemporanea.
L’omaggio a Ingmar Bergman si trasformerà in un inedito spettacolo filosofico-musicale, ideato e diretto da Lucrezia Ercoli, dedicato al tema dell’adolescenza. Un philoshow dal titolo “Non ti libererai di me, da Fanny e Alexander a Chiamami col tuo nome” con la musica dal vivo della band di Popsophia Factory, le parole dello scrittore Simone Regazzoni, i montaggi del regista Marco Bragaglia.
La partecipazione agli appuntamenti è valida come “corso di formazione” riconosciuto a livello ministeriale per studenti e insegnanti.