“In questo senso, siamo tutti condannati all’eroismo o, più esattamente, possiamo scegliere soltanto tra eroismo e inesistenza”.
Marc Augé concludeva così a Popsophia nel 2013 la sua riflessione su eroi e antieroi. Una lezione che oggi, che dobbiamo dirgli addio, diventa testamento e responsabilità per tutti noi.
“La notizia della scomparsa di Marc Augé ci addolora – ha detto Lucrezia Ercoli direttrice artistica di Popsophia – nel 2013 quando siamo arrivati a Pesaro è stato nostro ospite e con lui abbiamo costruito il tema del festival su “Eroi e antieroi”. Conoscevamo i suoi testi, le sue idee e i libri che lo avevano reso uno dei pensatori più illuminati del ‘900, era in qualche modo un mito del pensiero, capace di offrire nuove chiavi di lettura sulla società contemporanea. I suoi “non luoghi” sono una colonna portante delle scienze sociali. Ed è stata una scoperta conoscerne anche la gentilezza, la disponibilità, la capacità di condividere il suo sapere con tutti, dimostrando in quelle giornate pesaresi di essere oltre che una mente brillante, anche un uomo di indole generosa e di grande umanità. Lascia a noi tutti operatori culturali una grande eredità e la consapevolezza di essere un po’ più soli senza il suo sguardo lucido sul presente”.