“Ad Ancona abbiamo fatto un salto sul piano culturale, fieri di aver scelto un tema non consolatorio e lontano dalla retorica e che il pubblico abbia compreso il nostro sforzo di problematizzare il presente“.
La direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli stila un bilancio al termine delle lunghe 4 giornate che hanno segnato il debutto ad Ancona del primo festival nazionale. La manifestazione infatti ha registrato un gradimento e un apprezzamento unanime da parte dei partecipanti che hanno compreso come la costruzione del festival non fosse la semplice somma di appuntamenti ed incontri, ma la costruzione di un dialogo a più voci che pagina dopo pagina ha costruito una tesi attorno allo “spettacolo del male“.
L’approdo alla Mole Vanvitelliana ha rappresentato una crescita per la manifestazione che è stata capace di offrire un tema complesso, non mainstream, per riflettere assieme ai suoi ospiti sulle varie sfumature dei fenomeni mediatici e sociologici del presente. Una scommessa vinta anche sul piano organizzativo. Popsophia infatti si è fatta festival a tutti gli effetti con cinque postazioni attive in contemporanea, dal giovedì dell’inaugurazione fino alla sera di domenica, con un’imponente macchina organizzativa resa possibile anche grazie ai tanti volontari che hanno abbracciato il progetto.
Le location della sala Boxe, Auditorium, le 2 aule didattiche e la sala De Dominicis sono state fruibili in contemporanea con un flusso continuo di persone. Circa 4000 le presenze di spettatori, turisti e curiosi che hanno preso parte alle attività fra la mostra, le rassegne, i quattro philoshow inediti, i laboratori o anche solo per curiosare negli stand delle librerie del festival.
“Siamo anche molto soddisfatti – ha aggiunto la Direttrice Artistica – per la risposta che c’è stata dal pubblico. Abbiamo visto molti giovani che si sono avvicinati e hanno apprezzato la nostra proposta culturale, spettatori entusiasti e consapevoli del progetto che vogliamo portare avanti e che hanno compreso subito i legami che sussistono fra le varie anime del festival, le sue rassegne e il format del philoshow. Tanto che la quasi totalità dei partecipanti ha prenotato e assistito a più incontri, proprio per assorbire l’offerta molteplice che abbiamo creato, per capire come lo stesso tema possa essere declinato attraverso vari linguaggi. Per la prima volta in tantissimi ci hanno anche richiesto di avere una “bibliografia” delle citazioni di film, autori e serie tv analizzate, segnale che il festival è un viatico culturale capace di instillare curiosità e di produrre pensiero. E siamo felici di aver scelto un tema non semplice, lontano dalla retorica consolante e consolatoria di molti appuntamenti di giro, di aver fornito inquietudini per una conoscenza più consapevole del nostro vivere“.
Popsophia saluta dunque la città di Ancona con un arrivederci alla prossima edizione.