Philofiction sbarca a Roma

L’Università ha concesso il palco delle sue “Conversazioni serali” organizzate dagli studenti a un’indagine filosofica inedita, originale e provocatoria, intitolata “Philofiction”, curata dalla direttrice artistica di Popsophia, Lucrezia Ercoli. Amate e odiate, criticate, ma seguitissime, le serie tv interpretano questioni reali della società in cui viviamo, che vuole rappresentare se stessa nelle tragiche, eroiche e comiche storie che milioni di spettatori seguono quotidianamente sul piccolo schermo. 

I primi ad affrontare i temi della Philofiction saranno Cesare Catà e Marcello Veneziani che il 13 marzo racconteranno la decadenza della società vittoriana con “Downton Abbey o della Crisi”. 

“Perché uccidere un uomo quando puoi uccidere un’idea?”, è la provocatoria domanda che pone “Homeland”, una serie tv al limite della fantascienza, o forse no. Cercheranno di rispondere Alessandro Alfieri ed Enrico Ghezzi giovedì 20 marzo con l’appuntamento dal titolo “Homeland o della Guerra”.

Se c’è una serie tv con protagonista la passione questa è “Grey’s anatomy”, che sarà indagata filosoficamente da Monia Andreani e Umberto Curi giovedì 27 marzo con “Grey’s anatomy o delle Passioni”. 

Il Potere, tra la guerra e l’amore, non poteva mancare nelle “Conversazioni serali” pop-filosofiche. Giulio Giorello e Davide Grossi con una serata su “Trono di spade o del Potere”, in programma il 2 aprile, indagheranno quel mondo irreale, che nel suo essere immaginario diventa vero, proprio perché guidato dalle più forti pulsioni umane. 

Infine, il 10 aprile l’ultima “Conversazione” rilancerà l’appuntamento annuale della Popsophia 2014 quando sul palco della Luiss arriveranno Salvatore Patriarca e Simone Regazzoni con “Mad men o della Nostalgia”. Una anticipazione di quella “nostalgia del presente” che sarà il tema indagato e approfondito in tutti gli incontri di luglio dell’edizione pesarese di Popsophia, festival del contemporaneo.