Allegria di Naufragi – “Chi mi ama mi segua”

Linguaggi sperimentali e provocatori, forme inedite, produzione di eventi filosofico-musicali che fanno di Popsophia un appuntamento unico nel suo genere. Il luogo dove la filosofia si contamina con il pop e il pensiero critico indaga la contemporaneità. Un’esperienza difficile da riassumere quella delle quattro giornate di Popsophia “Allegria di Naufragi”, che hanno incendiato, o meglio allagato, la Rocca Costanza di Pesaro.

Un’offerta culturale che mai come quest’anno ha saputo superarsi, giocando la partita nel campo del rischio costante. La dimostrazione che anche in tempi duri per la cultura le idee vincenti, la ricerca avventurosa di nuove forme artistiche ed espressive, sono in grado di superare qualsiasi frontiera.

I grandi nomi della filosofia italiana si sono alternati con i colleghi francesi grazie alla collaborazione con la “Semaine de la Pop Philosophie” di Marsiglia e Bruxelles. 

“Missione culturale compiuta – commenta la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – Il festival ha lanciato il guanto di sfida con eventi innovativi e sperimentali. Il pubblico lo ha raccolto premiandoci con una partecipazione e un’adesione clamorose. Tutti si sono accorti che Popsophia non è una rassegna di presentazioni random, tantomeno una passerella, ma un genere culturale unico e originale. Chi ci ama ci segua”.

Rivelazione di quest’edizione l’indovinatissimo format del “Philoshow”, lo spettacolo filosofico – musicale che unendo canzoni, cinema e pensiero critico ha saputo raccontare i naufragi individuali, collettivi e amorosi della nostra epoca.

Entusiasta anche il sindaco del Comune di Pesaro Matteo Ricci, promotore dell’evento insieme alla Regione Marche e all’Ufficio scolastico provinciale.

“Il festival – ha commentato – ha offerto al pubblico della nostra città e a quello accorso da tutta Italia un nutrimento per il cervello attraverso le tante riflessioni, provocazioni e stimoli dell’edizione 2015. Importante anche il coinvolgimento delle istituzioni culturali pesaresi come il Conservatorio Rossini e le tante realtà scolastiche. Indimenticabile l’entusiasmo di oltre 100 volontari che nelle quattro giornate si sono spesi senza riserve”. Il festival, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero Istruzione, Università e Ricerca e dalla Provincia di Pesaro e Urbino, è stato sostenuto dal main partner nazionale Enel e dal mecenate pesarese “Sider Rottami Adriatica”, oltre a tante altre collaborazioni. 

Il viaggio dell’edizione 2015 si è concluso con l’effetto straniante dello spogliarello, metafora dello svelamento di una nuova filosofia – nata dalle ceneri di quella accademica – che salpa per nuovi orizzonti: quelli dettati dalle sfide della contemporaneità.