È con un arrivederci alla città di Pesaro, che si è chiusa domenica 7 luglio la terza edizione di Popsophia, festival del contemporaneo. La cinque giorni di Rocca Costanza con tema “Eroi e antieroi” ha portato nell’architettura rinascimentale del Laurana un pubblico medio di 4000 persone al giorno: dagli intellettuali ai giovanissimi, dai pesaresi ai turisti stranieri provenienti da tutta Italia e dall’Europa. Sessanta ospiti, sette rassegne e otto mostre hanno animato, senza soluzione di continuità, il cortile e i sotterranei della Rocca. Il festival è stato raccontato sulla stampa nazionale e locale e sulle maggiori testate on line; la diretta di Rainews 24 ha fatto entrare Popsophia nelle case di tutti gli italiani.
“La filosofia indaga il pop e il pop racconta la filosofia”: mai come questa volta la contaminazione può dirsi raggiunta. Il genere e il metodo della popsophia sono riusciti ad affermarsi pienamente con il tema “eroi e antieroi”, raggiungendo – ben oltre l’importanza dei numeri – il vero obiettivo culturale. Nel cortile della rocca i maggiori filosofi contemporanei hanno affrontato da diversi punti di vista l’epica del presente, mentre nei sotterranei sono stati indagati i miti della contemporaneità e i nuovi strumenti di comunicazione globale: dalla saga sui vampiri alle fiction create su youtube. Perfino la politica non è sfuggita alla domanda popfilosofica su chi sono gli eroi del presente e Matteo Renzi ha auspicato un Don Chisciotte finalmente vincente.
Il bilancio culturale del festival è enorme. Grande è la soddisfazione per essere stati in grado di avvicinare un pubblico così variegato e soprattutto giovane ai temi della pop filosofia e per essere riusciti a fornire altre chiavi di lettura per comprendere la realtà di tutti i giorni. Lo testimonia la qualità dei migliaia di libri venduti legati proprio ai temi della pop filosofia. Tra di essi anche quelli nati del rapporto tra Popsophia e la casa editrice Mimesis che pubblicherà anche tutti gli interventi del festival di quest’anno.
Un altro indice è dato dall’enorme quantità di giovani volontari che hanno reso possibile il
festival, tutti frutto del grande lavoro svolto durante l’anno nelle scuole pesaresi sui temi degli eroi e degli antieroi con il sostegno dell’ufficio scolastico provinciale.
Un successo che va diviso con tanti soggetti pubblici e privati, ma che ha come protagonista principale la città di Pesaro che ha creduto nella novità culturale proposta dal festival.