C’è chi ha detto che “Nessuno la può giudicare”, chi ha sdoganato un tabù come l’autoerotismo puntando il dito contro una società moralizzatrice che soffoca istinti e libertà e chi rivendica con orgoglio di “non essere una signora” abbattendo clichés e stereotipi.
Le donne del rock italiano che parlano di emancipazione e indipendenza e che hanno contribuito con le loro canzoni a cambiare la società in anni in cui il fermento del femminismo stava lievitando fra le varie classi sociali. La musica non è da meno nell’interpretare quelle spinte che dal basso stanno modificando la struttura di quelle istituzioni immobili come la famiglia. E anzi le amplificano e con le loro parole diffondono universalmente la voce e il grido delle donne, non più “bambole” da far girar e buttare giù, ma capaci di dire addio dopo una notte d’amore, magari “telefonando”.
Lo spettacolo, in programma venerdì 28 Luglio alle 21.30 al Varco sul mare di Civitanova, ideato dalla direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli, è costruito come un percorso musicale con le esecuzioni live della band Factory e le riflessioni della giornalista Claudia Bonadonna e della filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari attraverso i brani che hanno cambiato la percezione del rock al femminile, da Patti Pravo a Gianna Nannini, da Loredana Bertè a Caterina Caselli fino alle nuove generazioni di donne musiciste come Elisa e Madame.