Teatro pieno per i premi ai nuovi linguaggi dell’umorismo e della comicità a Valerio Lundini, Federico Palmaroli e Alessandro Garramone. Riconoscimento anche al filosofo influencer Riccardo Dal Ferro. Domani conclusione del festival con Carlo Cambi, Giulia Ciarapica, Tommaso Ariemma e con il philoshow dedicato al mondo del fantasy
Teatro pieno per gli “Oscar” di Tolentino. La citazione del comico Valerio Lundini è la migliore rappresentazione della serata andata in scena ieri sera al teatro Vaccaj dove si è svolta la prima edizione del premio Comedy Report, il riconoscimento dato dal festival Biumor ai nuovi linguaggi dell’umorismo e della comicità. Una serata che ha pienamente raggiunto l’obiettivo che si era data l’amministrazione comunale con l’istituzione del premio di incentivare la partecipazione dei giovani. E infatti il pubblico ha risposto in maniera entusiasta: in platea tanti ragazzi, molti fan di Valerio Lundini che a fine serata hanno scattato selfie e chiesto autografi, ma anche di Federico Palmaroli, creatore della pagina “Le frasi di Osho” che ha divertito fino alle lacrime il pubblico, e di Alessandro Garramone regista della docu serie Wanna dedicata a Wanna Marchi.
La serata si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco Mauro Sclavi e del consigliere regionale Carlo Ciccioli: “Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato per questa serata – ha detto il primo cittadino – vedo tanti giovani e tante persone che provengono da fuori città. Abbiamo voluto fortemente rinnovare il festival e gli esempi di questa sera sono la testimonianza che dalle “faccine” degli anni ’80 ad oggi è stata fatta tanta strada e si può comunicare in maniera intelligente e diversa anche usando nuovi linguaggi e parlando alle giovani generazioni”. Ha sottolineato il ruolo di Biumor nel panorama culturale regionale il consigliere Ciccioli che ha ricordato il sostegno dato dalla regione fin dalla prima edizione 10 anni fa e il brand di Tolentino come “città dell’umorismo”. “La nostalgia – ha detto Ciccioli evocando il tema dell’edizione – è un sentimento struggente, sorridere della nostalgia invece è liberatorio”.
Spazio poi alla premiazione vera e propria con gli ospiti che hanno dialogato con Lucrezia Ercoli. Il regista Alessandro Garramone ha ricostruito la nascita della docu fiction su Vanna Marchi parlando anche delle difficoltà riscontrate nel reperire il materiale, un vero e proprio progetto di archeologia televisiva recuperando televendite degli anni 80 e perfino andando a cercare fisicamente il mago Do Nascimento, scomparso per tutti e scappato in Brasile dopo lo scandalo. Il regista è stato premiato per il taglio innovativo dato alla docu serie che attraverso la vita in chiaro e (molto) scuro di Wanna Marchi ha saputo tratteggiare un quadro dell’Italia degli anni 80.
Risate in sala invece per Federico Palmaroli, l’Osho del web creatore del fenomeno social che ha trasformato un santone indiano in un meme. Palmaroli ha portato sul palco una sorta di “best of” delle sue vignette più efficaci raccontando la genesi e l’evoluzione del suo stile che dallo sdoganamento di una certa romanità è passato all’ironia su politica e fatti di cronaca. E in questi due anni il materiale non è mancato fra Covid, lockdown, governi, elezioni, vaccini. E infine la satira non ha risparmiato neanche Papa Francesco, diventato suo malgrado un meme di Osho. A premiare Palmaroli per aver innovato la comunicazione social la vicesindaco Alessia Pupo.
Nell’inedita veste di intervistato anziché di conduttore Valerio Lundini che ha svelato al pubblico l’idea che è stata alla base della nascita della sua trasmissione “Una pezza di Lundini”. “Si pensava come se per colpa del Covid saltasse un programma e noi venivamo chiamati in sostituzione, a metterci una pezza”. Un format completamente nuovo, una parodia dei talk show televisivi che svelava i meccanismi del dietro le quinte estremizzando le situazioni involontariamente comiche. Lundini si è donato con generosità raccontando molto di sé e della sua scrittura anche come autore e scrittore. A premiarlo il presidente del consiglio Alessandro Massi.
Il festival si era aperto ieri pomeriggio con una lectio “contro la nostalgia”. Nei panni del “picconatore” del tema di questa edizione Riccardo Dal Ferro che ha affrontato l’argomento partendo dal presupposto che la natura umana detesta il cambiamento: “non ci piace l’idea che sia trascorso il tempo e la cultura pop come la filosofia questa cosa l’ha criticata tantissimo. Ma la cultura pop ha fatto della nostalgia un mercato, compriamo continuamente prodotti che ci consentono di dimenticarci del tempo che è passato”. Su questa scia Dal Ferro ha ricercato la dicotomia tra tempo trascorso e cambiamento nel mondo delle saghe fantasy. “La nostalgia quando prende il sopravvento ci impedisce di fare scelte libere – ha continuato – mano a mano che il mondo cambia, più pensiamo che il significato della nostra vita sia nel passato, più penseremo che le opzioni di scelta della nostra esistenza andranno diradandosi”. Al termine della lectio a Dal Ferro è stato assegnato il primo dei riconoscimenti legati al premio Comedy Report per aver unito filosofia ed intrattenimento nel suo canale Youtube dove con lo pseudonimo di RickDuFer fa divulgazione filosofica attraverso la rete. Dal Ferro è infatti una vecchia conoscenza di Biumor, presente fin dalla prima edizione del festival, 10 anni fa, quando ancora si svolgeva al Castello della Rancia. A premiare il filosofo un’altra eccellenza, stavolta tutta tolentinate composta dall’associazione Zagreus.