Biumor svelato il tema dell’edizione 2022

In programma sabato 9 aprile un philoshow inedito in anteprima per la città di Tolentino dedicato al tema che sarà protagonista della prossima stagione

Come ridere e sorridere della nostalgia, un sentimento malinconico che sfoca il presente con la lente del passato, mostrando edulcorato e migliore ciò che è perduto. E’ possibile ironizzare sull’oggi quando i nostri ieri ci appaiono migliori del tempo che stiamo vivendo? Popsophia traccia una nuova sfida culturale per Tolentino. Dopo il successo della Biennale dell’Umorismo 2021 che si è chiusa sul tema dell’invidia per il 2022 il direttore artistico Hermas Ercoli cambia direzione e punta lo sguardo verso un sentimento più dolce: la nostalgia. Del resto la nostalgia esplode nei momenti di crisi e ciclicamente ritorna, è il tempo che non abbiamo vissuto, le promesse mancate del futuro. Ecco allora che la pop filosofia e l’umorismo possono divenire strumenti utili a leggere questi due anni fra pandemia e minaccia di conflitti.

In attesa di capire quali forme prenderà il festival del 2022, Popsophia presenta per sabato 9 aprile al teatro Nicola Vaccaj un philoshow inedito, in prima assoluta pensato appositamente per il tema. Con il contributo della Factory e le loro incursioni musicali e del duo coreutico Souls, Lucrezia Ercoli guiderà lo spettatore attraverso un percorso suggestivo fatto di rimandi a film, serie tv e canzoni. Come la celeberrima “Yesterday” dei Beatles che dà anche il titolo all’ultimo saggio della Ercoli e che già nell’incipit descrive lo struggimento per il passato quando “all my troubles seemed so far away”, tutti i problemi erano lontani.  “Oggi più che mai, il presente ci sembra opaco, il futuro incerto e imprevedibile – racconta la direttrice artistica di Popsophia –  e preferiamo rifugiarci nel rimpianto dell’età dell’oro, nelle certezze della tradizione, nel ricordo di “come eravamo” prima di perdere le illusioni.  Ma è un gioco pericoloso. Perché insieme ai giorni felici tornano anche gli spettri del passato. E in questo eterno ritorno dell’identico sembra esaurito lo spazio per pensare il futuro e per produrre il nuovo”.  

“Dopo aver festeggiato i 60 anni della Biennale dell’Umorismo con l’edizione del 2021, ci prepariamo a predisporre un’altra tappa di avvicinamento al festival del 2022 con un’anteprima ospitata in prima assoluta a Tolentino – ha commentato il sindaco Giuseppe Pezzanesi Il legame della città con la sua Biennale Biumor è ormai radice della tradizione culturale tolentinate. Un legame che vorremmo portare avanti anche oltre le date classiche del festival e l’appuntamento del 9 aprile è segnale di un filo rosso che non si interrompe, ma che continua durante tutto l’anno. Il tema scelto, la nostalgia, mai come in questa fase sembra appropriato alla nostra contemporaneità e rende Tolentino, nel panorama provinciale, una voce autorevole e recettiva dello stato d’animo attuale nella nostra società”.

Siamo felici di riuscire con molti mesi in anticipo rispetto alla data di Biumor 2022, e dopo un’edizione da ricordare come quella del 2021, a presentare un appuntamento che è uno spettacolo inedito di Popsophia proprio qui a Tolentinoha sottolineato l’assessore alla cultura Silvia TatòUn evento che ci permette di non perdere il collegamento con il festival e con gli appassionati fruitori della cultura e di riproporlo, in maniera nuova, con un evento ad hoc. Avere ad aprile un’anteprima nazionale, come tappa di avvicinamento, è un modo per ampliare il festival e valorizzare anche in altri periodi dell’anno il contributo di Popsophia e Biumor”.

In questi anni Tolentino è sempre stata capace di crescere e migliorare sotto vari aspetti, l’ambito culturale è uno di questi, potenziando i suoi fiori all’occhiello e al tempo stesso proponendo nuovi stimoli e nuove suggestioni – ha concluso il vicesindaco Silvia Luconi – Il rapporto con Popsophia va in questa direzione e la proposta per il 2022 e questa preview rappresentano un modo per destagionalizzare la Biennale dell’Umorismo e dare nuove opportunità di sviluppo alla politica culturale della città”.

Tra i riferimenti  che verranno raccontati nel philoshow anche film cult come “Ultimo tango a Parigi”, “Midnight in Paris” e Mad man.