«È già un fatto magico che io sia qui. Ancona ha avuto un ruolo molto importante nella vita di mio padre. Non sempre il luogo in cui si nasce per forza debba caratterizzare un rapporto con il destino, ma nel suo caso è stato così. Non è esserci nato, ma averci vissuto momenti di particolare intensità».
Con queste parole lo scrittore Emanuele Trevi ha aperto la conversazione inaugurale del festival Popsophia, che ha preso il via oggi pomeriggio al Teatro delle Muse di Ancona, per la sua seconda edizione nel capoluogo dorico.


Trevi ha rievocato la figura del padre, lo psicoanalista junghiano Mario Trevi, nato proprio ad Ancona, condividendo aneddoti privati e riflessioni profonde: «Per lui Ancona era l’anarchia. Mi parlava di certi pittori anconetani, un medico pittore, che lo avevano molto influenzato con la loro libertà. Parlava in maniera appropriata ma si divertiva col linguaggio sboccato, mi diceva che gli derivava dalla città di Ancona».
Un racconto denso di emozione, interrotto alle 18:14 da un evento imprevedibile: la fumata bianca in Vaticano, con l’annuncio in diretta dell’elezione del nuovo Pontefice, che ha sospeso per un attimo l’incontro, segnando in modo simbolico l’inizio di un festival dedicato al mistero, alla spiritualità e all’invisibile.
«Non ho grande propensione per l’assurdo o l’invisibile – ha aggiunto Trevi – ma ciascuno di noi si porta dietro una serie di cose inspiegabili, coincidenze. Il pensiero religioso accetta dosi di irrazionalità. Ognuno ha i propri sogni, ma non sopportiamo quelli degli altri. L’idea infantile che mio padre fosse un mago è rispuntata fuori perché era una persona misteriosa».

A portare i saluti istituzionali, in apertura, la direttrice artistica Lucrezia Ercoli, che ha sottolineato il valore dell’edizione 2025: «La seconda edizione di Popsophia ad Ancona è la prima nel teatro delle Muse, che abbiamo arredato in tutte le sue parti per declinare il tema “Abracadabra” con tanti spettacoli inediti. L’accoglienza della città è stata incredibile».
Il sindaco Daniele Silvetti ha ribadito il valore culturale dell’iniziativa: «Popsophia ha dato una spinta forte alla città. Vogliamo conservarla con gelosia ma anche condividerla con tutta la Regione, perché la cultura è trasversale».
L’assessora regionale Chiara Biondi ha confermato il sostegno al festival: «Ogni anno Popsophia attrae tantissimo ed è merito della qualità dei contenuti. Come Regione ci fa piacere essere accanto a manifestazioni così prestigiose».


Nel foyer del teatro è stata presentata anche l’opera pittorica “La Negromante”, in prestito dalla Pinacoteca Podesti: un dipinto affascinante del Seicento romano, attribuito ad Angelo Caroselli, che raffigura una maga impaurita dai risultati del suo stesso sortilegio. «Un’opera intrigante – ha detto l’assessora Marta Paraventi –concepita nella Roma barocca degli anni ’30 del XVII secolo e ricondotta al genio irrequieto del pittore Angelo Caroselli che fu anche restauratore, falsario e abile copista. Proviene dalla collezione della famiglia Rocchi Camerata di Ancona, donata alla Pinacoteca “Francesco Podesti” con altri capolavori, tra cui l’Immacolata Concezione di Guercino, nel 1906. Rappresenta una negromante impaurita probabilmente dagli effetti del suo stesso incantesimo, evocato con le formule visibili nel libro aperto in primo piano: due affilati artigli diabolici la stanno infatti aggredendo mentre in primo piano teschi umani stanno bruciando. Questo tipo di soggetto era molto apprezzato dai colti ambienti del collezionismo romano».


Evio Hermas Ercoli ha poi presentato la nuova galleria MeGa, il nuovo percorso di allestimento realizzato all’interno della galleria virtuale e modulare dalle nuove infinite potenzialità, arricchita di nuove funzioni per un’esperienza ancora più immersiva e che sarà visitabile per tutta la durata del festival su prenotazione con i visori VR.
A chiudere il pomeriggio la presentazione della video installazione in esclusiva regionale “Spirit Cabinet” un progetto di Maurizio Finotto realizzato con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e sonorizzato dal vivo dal collettivo MInus che trae ispirazione dall’opera della spiritista francese Eva Carrere.

Il festival prosegue venerdì con un viaggio nei misteri d’Italia tra letteratura e antropologia, alla scoperta – e riscoperta – di tradizioni suggestive ancora radicate e di storie fantastiche, al limite del paranormale.
Tra le novità più significative della giornata, anche un prestigioso intervento istituzionale: sarà infatti in collegamento in diretta alle 18 l’onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che porterà il suo saluto al festival dopo aver ospitato lo scorso 30 aprile la conferenza stampa di presentazione della manifestazione a Montecitorio.
L’appuntamento si apre, come di consueto, alle 17 nel foyer del Teatro delle Muse con la rassegna libraria Ancona magica, che vedrà protagonisti gli autori dorici Giacomo Binnella e Fabio Filippetti, con la presentazione del volume Ancona esoterica, dedicato ai simboli nascosti in monumenti e palazzi della città.
Al ridotto, dalle 18, dopo il saluto istituzionale del presidente Mollicone parte il pomeriggio di Popsophia racchiuso dal titolo Italia Magica. Ospiti saranno l’antropologa Annalisa Di Nuzzo, che nel sessantesimo anno dalla morte di Ernesto De Martino celebrerà l’etnologo e storico delle religioni, raccontando il fascino del suo pensiero, ancora oggi immutato, secondo cui la magia non è un residuo arcaico da superare, ma una risposta culturale alla crisi della presenza. A seguire, la scrittrice Giulia Ciarapica guiderà il pubblico alla scoperta dell’universo letterario della magia. Da quella presente in Dino Buzzati, rileggendone l’opera attraverso il filo conduttore dei “Misteri d’Italia”, soprattutto quelli marchigiani, come la storia della veggente Pasqualina, passando per Pupi Avati e Grazia Deledda. Infine a chiudere il pomeriggio Marco Rocchi con una lettura esoterica della favola di Pinocchio.
La serata si apre alle 21 col primo dei philoshow in programma “Centro di gravità permanente” dedicato a Franco Battiato, “un mistico arrivato in cima alle classifiche”, come lo descrive Carlo Massarini che assieme a Lucrezia Ercoli guideranno lo spettacolo animato dalla regia e dai video di Riccardo Minnucci, dall’ensemble musicale Factory che suonerà live le canzoni più spirituali di Battiato, composte sotto l’influenza del filosofo Mario Sgalambro e legate al mistico orientale Gurdjieff. Tra le novità che arricchiranno lo show, per la prima volta la presenza di un corpo di ballo con la Ead company concept.
